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Alcool: condivisione sociale o droga?

La nostra cultura ci ha insegnato che l’alcool fa salute, fa virile e fa sangue.  È anche chiamato “lubrificante sociale” o “facilitatore di convivialità”. Ma è davvero così? L’OMS lo indica come la prima droga al mondo per pericolosità sociale.

I pro dell’alcool: cultura bimillenaria, condivisione sociale

Al gesto del bere sono collegati valori socializzanti, e i luoghi del bere sono visti come luoghi di incontro nei quali è possibile sviluppare e mantenere solidarietà fra le persone. Nelle tradizionali osterie  gli uomini consumano vino e socializzano nelle giornate di festa, mentre nei bar cittadini i ragazzi si intrattengono con gli “happy hour”. In Italia l’happy hour nei locali che la propongono comincia verso le 18/19 e si prolunga nella serata, spesso fino alle 20 o alle 21.

alcool3Tutti questi principi folcloristici e culturali accompagnano il bere e fanno di questo un uso comunemente accettato dalla società. Tutte queste tradizioni, credenze popolari, abitudini alimentari non possono essere considerate come cause di alcolismo, ma sicuramente possono favorire e incrementare il consumo e l’abuso di bevande alcoliche.
L’alcol, quando viene assunto a dosi elevate, può essere considerato a tutti gli effetti una droga, dotata di azioni tossiche sull’intero organismo.
L’alcolismo comporta una maggiore tolleranza e una dipendenza fisica dall’alcol. Cos’è la tolleranza? È il bisogno di aumentare la quantità di alcol necessaria per ubriacarsi. La persona non riesce più a controllare il consumo di alcol e viene meno anche la sua capacità di smettere portando il soggetto ad una vera e propria dipendenza.
I sintomi di astinenza, quando si beve di meno o non si beve. Possono comprendere:
tremore, insonnia, nausea, sintomi ansiosi.

Conseguenze dell’alcool sul nostro corpo

La pericolosità dell’alcol sta nel fatto che, in un primo momento, proviamo euforia e riduzione della timidezza, mentre in seguito si hanno fasi di sonnolenza, tristezza, depressione ed incapacità del controllo psicomotorio.
A livello dell’organismo gli effetti provocati dall’alcol possono essere: rallentamento delle facoltà cerebrali, difficoltà nel movimento, annebbiamento della vista, confusione nei discorsi, rallentamento dei tempi di reazione e problemi di memoria. Grazie ad una maggiore disinibizione, il soggetto può andare incontro ad atti di violenza, vandalismo, rapporti sessuali a rischio e guida in stato di ebbrezza.

alcool2A breve termine, piccole quantità di alcol provocano inizialmente un’azione stimolante ed una sensazione di benessere, euforia, loquacità, superamento della timidezza, maggiore sicurezza in se stesso, ma in realtà l’alcool ha sempre un effetto depressivo
A lungo termine l’abuso d’alcool provoca squilibri nutritivi, crea dipendenza e tossicità,comporta la comparsa di statosi (fegato grosso), di epatite, di cirrosi epatica (una patologia del fegato in cui le cellule epatiche danneggiate vengono sostituite definitivamente dal tessuto connettivo) oltre ad altri disturbi a carico del sistema cardiocircolatorio, dello stomaco e ad un aumento del rischio di tumori.

Riflettere sulle abitudini legate al bere:

  • Con che frequenza bevete?
  • Quanto bevete?
  • Quali sono i problemi che l’alcol sta causando nella vostra vita?
  • Scrivete tutte le informazioni più importanti sulla vostra vita, comprese le eventuali situazioni stressanti che vi hanno colpito o i cambiamenti avvenuti di recente.

Il problema negato

Negare il problema è un meccanismo di autodifesa che permette al malato di non rendersi conto che è diventato alcoldipendente. Mente agli altri e a se stesso per non dover affrontare una situazione difficile da accettare. Vi sono diversi modi per negare il problema: banalizzandolo (“Bevo come tutti gli altri…”), dando la colpa agli altri
(“Bevo perché ho perso il lavoro”), inventandosi delle scuse (“Bevo perché lei mi ha lasciato”), diventando aggressivi (“Fatevi gli affari vostri!”), minimizzando il problema (“Sì, è vero, ho bevuto, ma solo due bicchieri”)…
Una persona dipendente dall’alcol che nega il suo problema, è una persona che non riesce ad accettare la sua malattia.

Molte persone affette dall’alcolismo sono restie a farsi curare, perché non si rendono conto di avere un problema. È necessario l’intervento dei famigliari e degli amici per aiutare alcuni pazienti a capire e accettare di aver bisogno di aiuto.

alcool1La terapia per l’alcolismo può comprendere:

  • Terapia comportamentale e progetto terapeutico. Aiutati da specialisti, vi porrete degli obiettivi, imparerete le tecniche per modificare il comportamento, userete i manuali di auto aiuto, riceverete consulenze e sarete seguiti costantemente presso una struttura specializzata.
  • Consulenza psicologica. La consulenza e la terapia,  aiutano a risolvere gli aspetti psicologici dell’alcolismo. Possono anche essere utili la terapia di coppia o famigliare: l’aiuto della famiglia può rappresentare un aspetto importante del processo di guarigione.
  • Supporto continuo. I programmi di aiuto continuo aiutano chi sta cercando di guarire dall’alcolismo o dall’abuso di alcol a smettere di bere, a gestire le ricadute e ad effettuare gli opportuni cambiamenti nello stile di vita.
  • Ricadute psicologiche. Può essere necessario ricorrere alla terapia psicologica (psicoterapia)

Alcool in gravidanza

alcool4L’alcol bevuto dalla futura mamma raggiunge rapidamente il feto. La quantità di alcol in circolo è la stessa sia nella madre che nel bambino. Nell’adulto l’alcol viene metabolizzato dal fegato, che nel bambino non è ancora sufficientemente sviluppato: in altre parole l’alcol è molto più pericoloso per il feto che per l’adulto.
Più la futura madre beve, più danni provoca al bambino. Tutte le bevande alcoliche sono potenzialmente pericolose, quindi è meglio evitare completamente l’alcol durante la gravidanza.
L’alcol fa aumentare il rischio di aborti spontanei o di parto pretermine. L’abuso di alcol durante la gravidanza è una delle principali cause del ritardo mentale dei bambini. Inoltre può causare la sindrome alcolica fetale: i bambini esposti all’alcol prima della nascita soffrono di una serie di gravi problemi fisici, mentali e comportamentali.



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