112016Ago
Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)

Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)

ADHD è l’acronimo  inglese per indicare il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, ovvero un disturbo evolutivo dell’autocontrollo di origine neurobiologica che interferisce con il normale svolgimento delle comuni attività quotidiane del bambino: andare a scuola, giocare con i coetanei, convivere serenamente con i genitori.
L’ADHD è spesso un problema che genera sconforto e stress nei genitori e negli insegnanti, i quali si trovano impreparati nella gestione del comportamento del bambino.
I bambini/adolescenti con ADHD presentano un buon livello intellettivo e cognitivo; tuttavia tali sintomi compromettono il loro funzionamento globale e quindi anche il loro rendimento scolastico.

Come si manifesta?

SINTOMI DI DISATTENZIONE:adhd_attenzione

  • Non presta attenzione ai dettagli o commette errori di distrazione
  • Fatica a mantenere l’attenzione su compiti/attività
  • Viene facilmente distratto da stimoli estranei
  • Non sembra prestare attenzione quando gli si parla
  • Non segue le istruzioni e non porta a termine compiti e/o doveri
  • Ha difficoltà nell’organizzarsi compiti e attività
  • Spesso perde oggetti e materiali

SINTOMI DI IPERATTIVITÀ:adhd_iperattivita

  • Si dimena sulla sedia o muove con irrequietezza mani e piedi
  • Spesso lascia il proprio posto a sedere in classe o in altre situazioni
  • Scorrazza e salta dovunque in modo eccessivo in situazioni in cui è fuori luogo
  • Ha difficoltà a giocare o a divertirsi in modo tranquillo
  • Spesso parla troppo

SINTOMI DI IMPULSIVITÀ:adhd_impulsivita

  • Risponde prima che la domanda sia completata (spara)
  • Ha difficoltà ad aspettare il proprio turno
  • Interrompe gli altri mentre parlano
  • Agisce senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni

Tali sintomi sono involontari ed il bambino non è in grado di controllarli, pertanto, soprattutto in conseguenza alle ripetute punizioni alle quali di solito è sottoposto, sperimenta un senso di frustrazione, fallimento, vergogna, bassa autostima, incomprensione. Tali emozioni creano un circolo vizioso con il comportamento inadeguato del bambino.

Per porre diagnosi di adhd è necessario verificare che i sintomi presentati dal bambino siano:

  • inadeguati rispetto allo stadio di sviluppo
  • ad insorgenza precoce (prima dei 12 anni)
  • espressi in almeno due contesti di vita (casa, scuola, sport..)
  • significativamente interferenti con le attività quotidiane.

Cosa si può fare per l’ADHD?

Una volta stabilita una diagnosi corretta e dettagliata si può determinare un intervento psicologico individualizzato. Il trattamento coinvolge tre livelli contemporaneamente: bambino, genitori, scuola. adhd_trattamento
È indispensabile che il trattamento psicologico si verifichi a più livelli per garantire coerenza e costanza con il lavoro svolto in studio e la vita di tutti i giorni nei contesti abituali del bambino.
Il trattamento psicologico d’elezione è quello cognitivo-comportamentale che prevede appunto il trattamento individuale con il bambino-adolescente, il parent training per i genitori ed il teacher training per gli insegnanti, con il fine di fornire strategie e strumenti efficaci per gestire al meglio possibile l’adhd.

Indicazioni bibliografiche